Adunata nella città metropolitana
Dal lontano 1992, l'Adunata Nazionale degli Alpini ritorna nella vicina Milano. Come per le precedenti edizioni l'attesa è stata trepidante ed altrettanto l'entusiamo di esserci anche se con un pochino di rammarico di non poterla vivere come con quello spirito di avventura che pervade l'alpino quando è lontano da casa.
Data la vicinanza nonchè la comodità del trasporto pubblico, la maggior parte di chi ha deciso di partecipare ha scelto l'utilizzo del mezzo pubblico del quale Ferno è ben servita con la stazione ferroviara TRENORD a soli 500 mt dalla sede. Il gruppo ha dunque utilizzato il treno con un biglietto smartcard unico sia per trsporto su rotaia che per mezzi di superfice in città.
Un primo gruppo ha approfittato del venerdi 10 maggio per recarsi in avanscoperta nel centro della metropoli, in particolare alla cittadella militare insediata nel parco Sempione nelle immediate adiacenze del Castello Sforzesco. eccellente l'organizzazione dei diversi stands dimostrativi con una nutrita presenza di militari al femminile e sommo gradimento per i "visitatori maschili", Ovviamente chi è stato veramente rapito dalla curiosità sono stati i ragazzi e i bambini che hanno vissuto piccole esperienze dimostrative del vero militare.
Una rapida visità al castello sforzesco per soddisfare l'acquisto di cartoline con annullo postale dell'evento adunata e poi l'esodo del gruppo per recarsi in Piazza della Scala per attendere con tutti gli Onori l'arrivo della Bandiera di Guerra. Nel percorso, in piazza Duomo, Galleria Vittorio Emanuele II ed infine in P.zza della Scala si è vista la cosidetta "marea di alpini" confusi tra i turisti ed avventori in cerca di shopping. Alla cerimonia si è invece constatato la bassima presenza di milanesi.
All'imbunire il gruppo si è organizzato per uno "street-aperitivo" ed è ritornato nelle vicinanze dela Castello Sforzesco presso lo stand gastronomico per consumare la cena con la tipica euforia conviviale di aggregazione tra alpini e sconosciuti, del tipo "tutti amici - amici di tutti".
Senza accorgersi sono trascorse le ore tra degustazioni, brindisi e canti e fin troppo presto è giunta l'ora di incamminarsi pre prendere l'ultimo treno per tornare a Ferno.
Nella giornata di sabato, specialmente chi era impegnato al lavoro nel giorno precedente, ha approfittato per un'escusione nel capoluogo per la visita delle tipiche attrazioni dell'Adunata Nazionale.
Quasi tutti sono poi rientrati per ritrovarsi tutti insieme per la cena organizzata in sede in stile adunata e caricarsi un pò per il giorno successivo della sfilata.
La domenica mattina, il gruppo Alpini di Ferno si è radunato in sede di buon ora e dopo una veloce colazione si è avviato impaziente in stazione a Ferno per recarsi con il treno di nuovo in centro a Milano sapendo comunque che la sfilata per la Sezione di Varese e, di conseguenza, per il Gruppo Ferno sarebbe iniziata nel tardo pomeriggio.
Sfidando la grande ressa in Piazza Duomo, alcuni sono voluti andare a vedere l'inizio dello sfilamento transitare davanti alla tribuna d'onore. in quel frangente Locarno e Gesualdi sono stati oggetto di intervista flash da parte degli organi di informazione televisivi.
Verso l'ora di pranzo il Gruppo si ricomposto al punto ristoro in zona Castello Sforzesco dove con puro spirito alpino ha dato vita a momenti di euforica allegria creando una tavolata circondata da tante persone attratte dalla grande festa, coinvolgendo,alpini, passanti, donne affascinate dalle cante alpine nell'esaltazione di un momento di grande convivialità all'insegna di "tutti amici, così in festa amici di tutti" tra i brindisi all'alpinità.
Verso le 14.00 Il Gruppo si è congedato a malincuore dai presenti per avviarsi alla zona di ammassamento del 6° Settore in attesa del momento di partenza per sfilata stimato per le 16.30.

Giunti a Porta Venezia, il Gruppo ha trovato le indicazioni per risalire viale Maino e il 6° settore fino alla all'altezza della Sezione di Varese per collocarsi come d'abitudine dietro il Gruppo di Buso A. e Castellanza.
Nell'attesa di consolidare l'ammassamento, c'è stato chi ha approfittato per incontrare e salutare gli alpini consciuti degli altri gruppi, foto di gruppo ecc.
Finalmente, verso le 18.30, con almeno un'ora di ritardo, sono inziate le manovre di aggiustamento ordinandosi in fila per 9 ed arretrando per prendere le distanze.
Di lì a poco la fanfa "La Baldoria" ha iniziato a segnare il passo e la cadenza con tamburi e rullante per poi partire nel preliminare aggiustamento, avviandosi così dalla zona di ammassamento per iniziare la sfilata al suon della 33.
Giunti in Corso Venezia, la sfilata poteva dirsi così iniziata con l'impegno di tutti nel mantenersi allineati e coperti, incitati ai lati dalle numerose persone tra il fragore degli applausi e degli apprezzamenti.
Il percorrendo è stato predisposto verso Corso Matteotti, Via S.Paolo, una parte di corso Vittorio Emanuele, passando a fianco al Duomo per trovare le tribune con le Autorità sulla destra, percorrere Via Orefici e Via Dante fino allo scioglimento in Largo Cairoli in prossimità del Castello Sforzesco.
Il Gruppo Alpini Ferno ha impiegato più di un'ora per percorrere l'intero tragitto fino a Largo Cairoli punto di inizio scioglimento.
Percorrere le vie di Milano, ha fatto uno strano effetto, da una parte per l'entusiasmo della magia della manifestazione e dall'altra per un pò la delusione nell'aver constatato la scarsa presenza dei milanesi che forse poco avvertono il carisma, la sensibilità e lo spirito di aggregazione degli alpini.
Ciò nonostante è stato lo stesso appagante sfilare ricevendo i saluti, i complimenti ed il grande e sentito affetto del pubblico e di riflesso gli applausi ed inni di giubilo ed esultanza da parte degli Alpini.
Giunto a Largo Cairoli, il Gruppo si è raccolto ed avviato con la Metro in Stazione Centrale per tornare a Ferno con il Malpensa Express e festeggiare in sede  la conclusione dell'evento.
Stanchi fisicamente per la lunga giornata, ognuno ha approfittato concedendosi il relax del confortevole viaggio di ritorno in treno, cercando di immaginare come sarà la prossima 93^ adunata a Rimini..... al mare !
 
Enzo Ambrosi